giovedì 19 aprile 2018

PARTIRIPARTI - REGGIA DI CASERTA

Come arrivare e cosa vedere alla Reggia di Caserta

Patrimonio UNESCO e residenza reale più grande al mondo per volume, la Reggia di Caserta è uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita

 

A vederla da lontano, la Reggia di Caserta è spettacolare. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, fu di proprietà dei Borbone di Napoli ed è la residenza reale più grande al mondo per volume. Ma come si arriva qui? Se si raggiunge Caserta in treno (la città è collegata con le principali città del Nord e del Sud grazie a Trenitalia), per raggiungere la reggia è sufficiente attraversare la piazza antistante Palazzo Reale, con una camminata di 5 minuti. In auto, si percorre la A1 Milano-Napoli e si esce a Caserta Nord (oppure la A30 e si esce a Caserta Sud); il parcheggio più comodo è quello di Piazza Carlo III, nei pressi della stazione. In alternativa, è possibile raggiungere Napoli Capodichino in aereo, e da qui prendere un pullman per la città.

Per visitare la Reggia di Caserta è necessario armarsi di scarpe comode, e avere a disposizione un’intera giornata. Tantissime sono le sue stanze e tantissimi sono i giardini, per cui è bene pianificare prima la visita così da non perdersi. Imperdibili sono gli Appartamenti, dove ha sede il Museo della Reggia di Caserta, risultato di una serie di allestimenti cominciati nel 1919 (anno in cui l’edificio divenne patrimonio dello Stato d’Italia). Ci sono poi lo Scalone D’Onore – invenzione dell’arte scenografica del ‘700 -, il Teatro e la Collezione Terrae Motus, costituita dopo il devastante sisma del 1980.

Ma è soprattutto all’esterno, che la Reggia di Caserta dà il meglio di sè. Il suo Parco Reale combina la tradizione del giardino rinascimentale italiano con le soluzioni introdotte a Versailles. Uscendo dal Palazzo Reale, i giardini  presentano vasti parterre separati da un viale centrale che conduce sino alla Fontana Margherita, circondata da boschetti posizionati a mo’ di anfiteatro. C’è poi il Giardino Inglese, che emula in tutto e per tutto la natura nei suoi corsi d’acqua, nei laghetti, nelle rovine secondo la moda legata alla scoperta di Pompei, e nelle tante piante tropicali.

Insomma, come si dice, “non visitarla è un attentato alla cultura mondiale”.