Nel Centro Italia, a caccia di emozioni
Quattro itinerari fra arte, natura ed enogastronomia attraverso Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. È la proposta di Enit per riportare i turisti nelle regioni colpite dal sisma del 2016
Le vette delle montagne della Duchessa e quelle del Gran Sasso; l’area protetta dell’Agro pontino e le grotte di Frasassi; le scogliere del Conero e il sabbioso litorale abruzzese. E, ancora, le cascate delle Marmore, le Terme del Bagnaccio e il corso del Tevere.
Si aggiungano, poi, le distese di morbide colline punteggiate di
abbazie, castelli, piccoli borghi, e cittadine cariche di arte e di
storia come Gubbio e Urbino, e si
otterrà una (minima) parte del lungo elenco di luoghi che si scoprono
attraversando il Cuore d’Italia, dall’Abruzzo al Lazio, dalle Marche
all’Umbria. Colpito dai terremoti del 2016, quel cuore ha ripreso a
battere, ma ha ancora bisogno di cure. E il turismo è un’ottima terapia
per far ripartire l’economia di un territorio la cui ricchezza sono i
paesaggi, i centri d’arte, i prodotti enogastronomici. Ecco perché Enit, l’Agenzia nazionale del Turismo, si appresta a lanciare la campagna “Centro Italia. Emozioni intorno a te”: un invito rivolto a turisti italiani e non a tornare in quei luoghi. Al centro dell’iniziativa quattro itinerari, fra i più interessanti che legano le quattro regioni:
quattro percorsi che prendono per mano il viaggiatore e lo guidano nel
cuore dello Stivale, fra oasi naturalistiche, borghi sospesi nel tempo,
aree archeologiche, musei di pregio ancora poco conosciuti. Proposte
destinate a suscitare l’attenzione di chi stesse già pensando ai
prossimi ponti primaverili o alle vacanze estive.
LA GRANDE TRAVERSATA
Ogni itinerario è organizzato attorno a un tema, dai parchi alla storia,
dalla magia delle grotte all’acqua. Filo conduttore, quest’ultima, di
una “grande traversata” coast to coast, dall’Adriatico al Tirreno e ritorno. Un on the road che tocca tutte e quattro le regioni seguendo il tracciato di una delle strade più antiche d’Italia, la Salaria, che da duemila anni collega Roma a Porto d’Ascoli scavalcando montagne, seguendo il corso del fiume Velino con le sue gole spettacolari, passando per centri pieni di bellezza come Ascoli Piceno e Rieti.
Lungo il percorso si sfiorano anche centri colpiti dal terremoto, come
Amatrice e Arquata del Tronto, luoghi del dolore cui riportare la
speranza. Per il ritorno, si può prendere la più moderna Val di Chienti per scoprire Macerata e Tolentino.
Il percorso si offre come spunto e ispirazione per quanti vogliano
conoscere quei territori incantati, liberi, tuttavia, di inventare
deviazioni e divagazioni lungo la strada. Coloro, invece, che volessero
seguirlo passo passo, nei centri di informazione turistica di Lazio e
Marche trovano una brochure bilingue, italiano e inglese, ricca di
informazioni e indicazioni che, come una sorta di bussola, li guiderà
alla scoperta delle due regioni e dei luoghi di Abruzzo e Umbria
incrociati dai percorsi.
TREKKING E GROTTE
Chi agli spostamenti in automobile preferisce il ritmo lento del trekking può avventurarsi lungo il Cammino naturale dei Parchi, un percorso che si sviluppa fra Abruzzo e Lazio attraverso sei aree protette e ambienti che cambiano continuamente,
dalle pianure dell’Agro Romano fino alle pendici dell’Appennino
centrale. L’itinerario copre 430 chilometri, ma naturalmente si può
decidere di percorrerne solo alcuni tratti, in base all’interesse e al
tempo a disposizione. Il percorso ha un sito dedicato con descrizione e
informazioni utili su tutte le 25 tappe (camminodeiparchi.it).
Un altro itinerario tematico porta alla scoperta delle grandi formazioni
carsiche presenti in tutte e quattro le regioni: grotte spettacolari
come quelle di Pastena, in Lazio, e di Frasassi, nelle Marche, la Grotta del Monte Cucco, in Umbria, e quelle di Stiffe, in Abruzzo. Ma si può anche percorrere il cuore d’Italia inseguendo le suggestioni della storia nelle Terre del duca, un circuito culturale delle città dell’antico Ducato dei Montefeltro, fra Marche e Umbria, che oltre alla storica capitale, Urbino, tocca Gubbio, Pesaro e Senigallia.
Qualsiasi itinerario in Centro Italia si decida di seguire, ovunque si incontreranno i profumi e i sapori di una cucina ricca di gusto e straordinariamente varia, legata alle produzioni locali, e il calore di genti di innata ospitalità. Abitanti di territori che stanno cercando di rialzarsi e ai quali il turismo può dare un grande aiuto.
Qualsiasi itinerario in Centro Italia si decida di seguire, ovunque si incontreranno i profumi e i sapori di una cucina ricca di gusto e straordinariamente varia, legata alle produzioni locali, e il calore di genti di innata ospitalità. Abitanti di territori che stanno cercando di rialzarsi e ai quali il turismo può dare un grande aiuto.