Copenaghen, alla ricerca della felicità
Si dice che la Danimarca sia uno dei paesi più felici al mondo. La sua capitale ha una ricetta, che è la tendenza hygge,
l'arte di ritagliarsi piccoli piaceri in ogni momento e angolo della
città. Dalle sponde del vecchio canale, e le sue case medievali, ai
nuovi quartieri, ecco come mettersi al passo con il relax
«Hygge» è la ricetta danese della felicità. Ma cosa significa esattamente questo termine dalle sonorità atipiche (si pronuncia «
u-ggh»)
per il nostro palato meridionale? Significa apprezzare piaceri semplici
che fanno parte della vita quotidiana, liberandosi di cattivi pensieri.
Dei piaceri che appartengono all’intimità domestica, come una
cioccolata calda da bere vicino al camino o un pomeriggio di pioggia
passato sul divano, ma anche al mondo esterno, come una passeggiata nel
parco o sedersi a tavolino a sorseggiare un caffè. Sapere vivere di
queste piccole cose aumenterebbe di maniera esponenziale il benessere di
ciascuno, e sembra confermarlo anche l’ufficialissimo
World Happiness Report,
pubblicato dall’ONU, che piazza da diversi anni la Danimarca tra i
paesi più felici al mondo. E Copenaghen, la sua capitale, ne è il
fulcro.
Pedalando hygge, «I want to ride my bycicle»
La città danese è dotata di 350 chilometri di piste ciclabili.
Aiutata da una geografia a puntino: con pochissimi dislivelli,
relativamente poco estesa, Copenaghen si percorre al meglio e senza
grandi difficoltà su due ruote. Secondo il sito
Visitdenmark,
solo 29 per cento dei suoi abitanti possiede un’auto e 56 per
cento utilizza la bicicletta quotidianamente. La cifra sembra quasi
minimizzata quando, all’ora di chiusura degli uffici, ci si ritrova sul
ponte
Inderhavnbroen, che collega
Nyhavn, il canale costruito dai mercanti nel 12esimo secolo, al distretto di
Christianshavn.
Su questo ponte design inaugurato nel 2016, interamente pedonale o
ciclabile, è uno sfrecciare di biciclette e guai a ritrovarsi sullo
spazio destinato alle due ruote.
Proprio sulla sponda di Christianshavn, resa ormai accessibile al super-centro, si trova la
Copenhagen Street Food. In
ex-rimesse di quella che era l’isola della carta, la Papirøen, dove la
stampa danese immagazzinava le copie dei suoi quotidiani, si è allestito
un mercato dedicato al cibo di strada. Immancabili food truck e
containers riallestiti (39 in tutto) propongono le specialità delle
cucine del mondo: giapponese, coreana e danese, per citarne alcune.
All’esterno, sdraio colorate permettono di approfittare della bella
vista dal canale sul teatro dell’Opera. Riattraversando il ponte, e
proseguendo sul lungofiume, si arriva all’isolotto del
Kastellet.
Questa cittadella militare, costruita da Cristiano IV di Danimarca per
proteggere la città, è soprattutto una bucolica passeggiata tra stagni,
mulini a vento e un prato dalle tonalità verdissime: uno spettacolo da
non perdere durante la brevissima stagione del
foliage.
Dove hygge e hype combaciano
Eppure bisogna allontanarsi dal centro turistico per assaggiare
l’hygge quotidiano degli abitanti. Un quartiere è la quintessenza del
savoir vivre di Copenaghen:
Nørrebro (da seguire su Instagram con l’hashtag
#nørrebro). Multiculturale, «multi-kulti», per eccellenza, a
Nørrebro si arriva attraversando (in bici, sempre) il ponte
Dronning Louise.
Con la bella stagione, quest’ultimo è uno dei luoghi di ritrovo per
degli aperitivi-picnic improvvisati, per godere del tramonto. Sempre
alla ricerca della felicità. Ma il cuore pulsante del quartiere si trova
nelle vicinanze del parco eponimo, il
Nørrebroparken. È da qui che parte la
Jægersbroggade, una stradina acciottolata dove si concentrano un ristorante stellato (il
Relae dello chef Christian Puglisi, due stelle Michelin, dei coffee shop (come The
Coffee Collective ),
delle boutique di moda vintage (il quartiere è rinomato per lo shopping
di seconda mano di capi di prêt-à-porter) e enoteche (da
Terroiristen vendono vino biodinamico, selezionato da vigneti italiani ma anche sloveni, bulgari e cileni).
È sempre nel parco, infine, che si trova il
Byhaven 2200.
Voluto dalla giovane Sandra Villumsen, si tratta di un community garden
nel quale gli abitanti hanno allestito un orto urbano ma anche una zona
di giochi per i bambini. Poco più lontano,
Il Møller Kaffe og Køkken è considerato uno dei migliori
brunch
di Copenaghen. Risalendo infine la Nørrebrogade, l’arteria principale,
si sfocia sul Superkilen. Più studi di architetti si sono uniti per
concepire questo sorprendente spazio urbano che combina un’area giochi
per bambini, delle piste ciclabili e uno skate park (improvvisato).
Ma ecco, nella nostra gallery, le immagini della città che sa come rilassarsi (e fare rilassare i suoi ospiti).