Zanzibar - cosa vedere
Ovviamente il mare è l'elemento che regala le emozioni più intense,
anche solo a guardarlo. i suoi colori sono incredibili ed è impossibile
non desiderare di corrergli incontro e tuffarsi in acqua.
La spiaggia di Nungwi
Vale la
pena passarvi una giornata per trascorrere ore e ore in acqua senza
preoccuparsi che il mare si ritiri a causa della bassa marea. Inoltre a
Nungwi è possibile fare lunghe passeggiate sul bagnasciuga senza mai annoiarsi. Andando in direzione sud si può raggiungere la spiaggia di Kendwa,
uno splendido arenile soffice e bianco come il latte lambito da
splendide acque turchesi. E' il punto in cui si concentrano maggiormente
i grandi villaggi vacanze, per lo più italiani, ma se volete potete
fermarvi a fare il bagno dove volete, la spiaggia è enorme e c'è molto
spazio.
Se andate verso nord invece l'orizzonte inizierà ad essere punteggiato da piccole imbarcazioni di legno, i tipici dohw, che proprio qui a Nungwi vengono costruiti ogni giorno da mani esperte.
Proseguendo lungo la spiaggia si raggiunge il Nungwi Mnarani Aquarium,
una laguna che ospita diverse tartarughe marine. Questo luogo nasce con
l'intento di proteggere le tartarughe dai predatori, ripopolare la
specie e curare gli animali feriti. Vengono inoltre monitorati gli
esemplari appena nati nei loro primi mesi di vita e ogni anno a febbraio
c'è il Relase Day, il giorno in cui i piccoli vengono liberati
in mare. Se viaggiate con dei bambini vale la pena visitare questo
centro, un appassionato volontario vi spiegherà tutto ciò che c'è da
sapere riguardo la vita delle tartarughe (Ingresso 5$ a persona).
Inoltre a Nungwi è
possibile ammirare uno spettacolare tramonto che ogni sera trasforma il
cielo in un tetto dalle infinite sfumature di rosa, arancio, giallo e
oro.
Snorkeling a Mnemba
Ovunque voi siate a Zanzibar verrete "tartassati" (passatemi il termine!) dai beach boys, i ragazzi che organizzano le escursioni in tutta l'isola. Lo snorkeling a Mnemba
è una delle più gettonate, fattibile in mezza giornata da Nungwi, un
po' di più se partite da un altro punto dell'isola. Salirete con un
gruppo di altre persone (15-20 massimo) a bordo di un dohw che
vi porterà al largo di questa piccola e paradisiaca isola circondata da
una discreta barriera corallina. L'isola è di proprietà privata e per
questo motivo non si può, sfortunatamente, arrivare alla spiaggia che è
esclusivamente a disposizione dei facoltosi ospiti del resort super
lusso nascosto tra gli alberi.
Si
ha a disposizione un paio di ore per nuotare con i pesci colorati ed
eventualmente (come abbiamo fatto noi!) per fare la gara di tuffi dal
tetto della barca, dopodiché viene servito il pranzo che nel nostro caso
consisteva in un grande tonno fatto cuocere alla griglia direttamente
nel dohw, con zenzero, verdure fresche, riso e chapati (squisito pane tradizionale indiano simile ad una tortilla, comunemente preparato a Zanzibar).
Jozani Forest
Allontaniamoci
per un attimo dalla costa per esplorare un angolo verde che fa da casa a
centinaia di scimmie dall'aria impertinente che passano tutto il tempo a
masticare bacche in cima agli alberi, osservando quello che accade
intorno a loro o saltando agilmente da un ramo all'altro. Si tratta
della Scimmia Rossa di Zanzibar, esemplare che esiste solo qui dal caratteristico pelo fulvo.
Per raggiungere la Jozani Forest
prendete un taxi e fatevi portare all'ingresso dove troverete una guida
che vi accompagnerà a fare un giro nella foresta spiegandovi le
abitudini degli animali e raccontandovi curiosità sulla loro vita. E'
meglio programmare la visita al mattino presto o nella seconda parte del
pomeriggio, in questo modo si posso evitare gli orari di punta e avere
più chances di vedere da vicino le scimmie (ingresso 10$ a persona).
Pranzare al ristorante The Rock
Stone Town
Questo è indubbiamente uno dei ristoranti più insoliti in cui sia mai stata. La particolarità del The Rock sta nel punto in cui è costruito: sopra una roccia in mezzo al mare. Come probabilmente sapete già, a Zanzibar è molto sviluppato il fenomeno delle maree, pertanto se una volta arrivati a Michamvi,
la spiaggia antistante il ristorante, ci sarà la bassa marea potrete
raggiungere la roccia a piedi, altrimenti ci sarà ad aspettarvi una
piccola imbarcazione in legno che vi porterà all'ingresso. Il lato
posteriore della roccia su cui è ubicato il ristorante nasconde una
meravigliosa terrazza circondata dal mare in cui viene servito
l'aperitivo. Il panorama è da favola. La qualità del cibo è eccellente e
credetemi, farete davvero fatica ad andare via da lì.
Prezzi: 30-50$ a persona, prenotate con qualche giorno di anticipo.
Passeggiare nel mare con la bassa marea
Come
vi dicevo, a Zanzibar è molto accentuato il fenomeno delle maree.
Alcuni lo considerano una seccatura, data l'impossibilità di nuotare se
non dopo aver camminato a lungo, mentre altri lo ritengono un fenomeno
molto affascinante.
Anche
se ho scelto di soggiornare a Nungwi, unica spiaggia che non risente di
tale fenomeno, perché amo passare le ore in acqua e nuotare, credo che
valga assolutamente la pena trascorrere una giornata ad esplorare i fondali emersi quando il mare si ritira, osservando stelle marine, piccoli pesci, granchi e piantagioni di alghe.
Una spiaggia ampia e molto bella, perfetta per osservare questo fenomeno è Matemwe,
sul versante nord orientale dell'isola. Lì si trovano anche numerose
piantagioni di alghe, che rappresentano la seconda fonte di guadagno
dell'isola dopo il turismo. Potrete vedere le donne al lavoro che si
occupano di raccoglierle ed osservare da vicino le piantagioni, messe in
fila come piccoli vitigni immersi nell'acqua bassa del mare.
Stone Town
La parte vecchia di Zanzibar Town, Stone Town,
porta segni multietnici nella sua singolare architettura caratterizzata
da elementi persiani, arabi, indiani ed europei. Nel labirinto di
vicoli e stradine si possono ammirare edifici i cui elementi in legno,
come i balconi e i grandi portoni, sono intagliati e decorati a regola
d’arte. Purtroppo tale splendore necessiterebbe di un mirato intervento
di ristrutturazione, poiché diversi edifici del centro risultano
polverosi e fatiscenti. In ogni caso è piacevole passare qui una mezza
giornata per curiosare nei vicoli e comprare qualche souvenir; c’è una bella atmosfera e sembrano tutti indaffarati e felici.
Sul lungomare si nota immediatamente l'Old Fort,
il forte un tempo utilizzato come carcere e che oggi rappresenta un
luogo di ritrovo per artisti e artigiani. Poco distante si trova il Palazzo delle Meraviglie,
sontuoso edificio che ospita un museo sulla storia e la cultura locale.
La costruzione e le porte intagliate al suo interno meritano da sole
una visita.
Perdersi nei vicoli di Stone Town è tuttavia il miglior modo per esplorare la città.
Per curiosare tra vecchie botteghe artigiane nascoste tra i
numerosi negozi di souvenir cercate Gizenga Street (qui ho adorato i
sandali in cuoio fatti a mano di Surti & Sons).
Inoltre,
come molti di voi già sapranno, a Zanzibar nasce nel 1946 Freddie
Mercury ed è possibile vedere la casa in cui è vissuto nei primi anni
di vita. Se ve lo state chiedendo, Mercury nasce a Zanzibar perché
all'epoca il padre si dovette trasferire a Stone Town, un tempo colonia
britannica, a causa del suo lavoro. L'edificio non ha nulla di
particolare, c'è solo una targa con il suo nome, ma se siete anche solo
un pochino suoi fan, è comunque una piccola emozione!
Prison Island
Dal tratto di mare di fronte al Palazzo delle Meraviglie partono piccole imbarcazioni che portano a Prison Island, isola famosa per ospitare una colonia di testuggini giganti portate qui dalle Seychelles.
La riserva in cui vivono è sempre affollata di turisti ma le tartarughe
sono molte e non farete fatica a trovarne una che mastica insalata
tutta sola in modo che possiate accarezzare la sua pelle dura e rugosa.
La più vecchia che si può trovare può avere ben 192
anni! L'isola dispone anche di una piccola spiaggetta ed è possibile
fare il bagno prima di ritornare a bordo della barca che vi riporterà a
Stone Town.